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I MIEI AMICI FANTASTICI Testo teatrale per ragazzi di Oreste De Santis


I miei Amici Fantastici
 Testo teatrale in musica sull'amicizia e la fantasia di 
     Oreste De Santis

                                                   
Trama/ un bambino ( Andrea)  timido  e senza  molti amici , si è inventato un mondo tutto suo. Nel suo mondo di fantasia lui è un mago e  tutto scorre e si svolge  tranquillamente, ma la realtà  invece è un'altra.  Andrea è un bambino timido e non riesce a socializzare con gli altri, ha degli amici immaginari, perché non riesce ad averne dei veri, rinchiudendosi sempre di più nel suo piccolo mondo: la sua stanza, dove con gli amici immaginari  e la sua fantasia passa le giornate, Ma alla fine con l’aiuto dei genitori , troverà tanti  amici e risolverà i suoi problemi.  
 
Scena/ un fondale fisso molto colorato per tutte le scene , dedicato all’amicizia e alla fantasia.   
 
PERSONAGGI/ Andrea – Madre – Padre – Dottore - 3 Bidelli – Maestra- Valletta Assistente  - 12/14 Bambini 
tot. da 22 a 24

1 scena  -  – PADRE +MADRE +DOTTORE -  ANDREA  - 6/8 BAMBINI
                                                
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MADRE/ DOTTORE ALLORA CHE DITE,  E’ UNA COSA GRAVE,  CI DOBBIAMO PREOCCUPARE?
 
DOTTORE/  PREOCCUPARE? MA NO, NON ESAGERIAMO I BAMBINI HANNO TUTTI UNA BELLA FANTASIA, LO SAPPIAMO NO
 
PADRE/ IL PROBLEMA E’ CHE MIO FIGLIO NE TIENE UN PO’ TROPPA…
 
DOTTORE/  BE’ SI,  QUALCHE BAMBINO A VOLTE ESAGERA, E CONFONDE LA FANTASIA CON LA REALTA’ E QUESTO E’ PERICOLOSO
 
MADRE/  DOTTORE  NOI SIAMO PREOCCUPATI,   MIO FIGLIO  COME ARRIVA DALLA SCUOLA, SI CHIUDE NELLA SUA STANZA E LI’ RIMANE FINO A SERA
 
DOTTORE/ E CHE COSA FA?
 
MADRE/  GIOCA, SPESSO LO SENTIAMO PARLARE, COME SE CI FOSSE QUALCUN ALTRO NELLA STANZA, ALTRI BAMBINI,
 
PADRE/ A VOLTE GRIDA “ SONO  UN MAGO, E  SE NON LA SMETTETE VI TRASFORMO TUTTI IN TOPASTRI “
 
DOTTORE/ BEH MI SEMBRA SOLO UN BAMBINO CHE GIOCA CON LA SUA FANTASIA, NULLA DI PIU’ , FORSE ESAGERA UN PO’ MA…
 
PADRE/ ESAGERA ECCOME,  L’ALTRA VOLTA MI HA DETTO CHE SE VOLEVO FARE UN VIAGGIO A NEY YORK , CI AVREBBE PENSATO LUI , SENZA BISOGNO DI PRENDERE L’AREO
 
DOTTORE/ VOLEVA DIRE CHE ANDAVATE CON LA NAVE?
 
PADRE/ MA CHE NAVE ,  DICEVA CHE CI PORTAVA LUI VOLANDO   
 
MADRE/   ( preoccupata) MAGARI  SI CONVINCE TALMENTE CHE PUO’ VOLARE, E VA A FINIRE CHE  UN BEL GIORNO SI BUTTA GIU’ DALLA FINESTRA
 
PADRE/ DOTTORE VI RENDETE CONTO?
 
DOTTORE/  MA CERTO,  IO VI CAPISCO, VI COMPRENDO E MI DISPIACE ,  MA…MA VOSTRO FIGLIO  NON HA AMICI?
 
MADRE/ LUI E’ MOLTO TIMIDO, E NON RIESCE A SOCIALIZZARE,  GIOCA SEMPRE DA SOLO E S’INVENTA MILLE STORIE
 
DOTTORE/ VA BENE , HO CAPITO, IL QUADRO E’ COMPLETO ,  NON E’ UN BEL QUADRO CERTO,  MA VI ASSICURO CHE E’ COMUNE A MOLTI BAMBINI DELLA SUA ETA’,
 
PADRE/ DOTTORE MA  PERCHE’ QUESTI BAMBINI HANNO TUTTI QUESTI PROBLEMI? AI MIE TEMPI NON ERA COSI’, IO STAVO SEMPRE FUORI A GIOCARE
 
DOTTORE/ MA E’ SEMPLICE, IL MONDO E’ CAMBIATO,  OGGI  E’ TUTTO TECNOLOGICO, LA TV, IL COMPUTER, INTERNET, INSOMMA  SEMBRA CHE OGGI TUTTI POSSANO FARE A MENO DI TUTTI,  OGNUNO SI INVENTA IL SUO PICCOLO MONDO VIRTUALE , 
 
MADRE/ INVECE, PRIMA SI GIOCAVA PER LA STRADA, SI ANDAVA ALL’ORATORIO, SENZA PAURA , CI SI VEDEVA PER GIOCARE ,  PER  CONOSCERSI E CONFRONTARSI , ERA ANCHE COSI’ CHE SI CRESCEVA
 
DOTTORE/  LO SO, INVECE OGGI ,  CI SI VEDE PER WEBCAM, CI SI PARLA CON I MESSAGGINI, CON LE CHAT,  E COSI’ SIAMO ARRIVATI CHE NON CI VEDIAMO PIU’, MA NON  VI PREOCCUPATE,  LA COSA IMPORTANTE  ADESSO E’  NON  ESAGERARE,
 
MADRE/ E COME CI DOBBIAMO COMPORTARE?
 
PADRE/  DOTTORE COSA CI CONSIGLIA DI FARE?
 
DOTTORE/ SENTITE A ME, SIATE AFFETTUOSI, MOSTRATEVI INTERESSATI ALLE SUO FANTASIE E AL SUO MONDO, CERCATE DI CAPIRE,  SENZA ARRABBIARVI E FARE SCENATE ,
 
MADRE/ SI, SI, FACCIAMO COSI’
 
DOTTORE/ QUANDO AD ESEMPIO ANDREA  DICE DELLE COSE CHE NON STANNO NE’ IN CIELO ( tutti guardano su)  NE’ IN TERRA  ( tutti guardano in giu’) VOI , PIANO, PIANO GLI SPIEGATE LE COSE E GLI FATE CAPIRE CHE LA REALTA’ E’ DIVERSA DALLA FANTASIA E CHE AVERE AMICI E’ IMPORTANTE
PADRE/ DOTTORE SEMBRA FACILE, MA QUANTO SENTO TUTTE LE SCIOCCHEZZE CHE DICE , COME QUELLA DI  PORTARCI A NEY YORK VOLANDO, MI ARRABBIO  E MI METTO A GRIDARE
 
DOTTORE/ E VI DOVETE CONTROLLARE , SENNO’ VI DEVO PRESCRIVERE DEI CALMANTI  PURE A VOI ….
 
MADRE/ LO SO IO COME LO DEVO PRENDERE, PIANO, PIANO GLI FACCIO CAPIRE LE COSE COME STANNO, PROPRIO COME AVETE DETTO VOI
 
DOTTORE/ BRAVA, E’ COSI’ CHE BISOGNA FARE , ADESSO  PRIMA DI ANDARE, TOGLIETEMI UNA CURIOSITA’, MA POI ALLA FINE CI SIETE ANDATI A NEW YORK?
 
PADRE/  A NEW YORK?  DOTTORE ADESSO VI METTETE PURE VOI?
 
DOTTORE/ ERA SOLO UNA BATTUTA, RILASSATEVI , VOI STATE TROPPO AGITATO
OGNI TANTO RIDETE, CHE RIDERE FA BENE , BE’ ADESSO DEVO PROPRIO ANDARE
 
MADRE/ SI, SI  ANDIAMO, CHE TRA POCO MIO FIGLIO SI SVEGLIA  ( escono tutti)
 
STACCHETTO  ANDREA  1 - ( arriva Andrea  in pigiama si è appena svegliato )
 
2 SCENA -  Andrea -  6/8 Bambini immaginari  - Madre - Padre
 
ANDREA/ AH CHE  BELLISSIMO SOGNO CHE HO FATTO ( fa uno sbadiglio, poi cerca  per la stanza) UE’ MA DOVE SIETE,  SU AVANTI NON VI NASCONDETE, USCITE FUORI CHE VI DEVO RACCONTARE TUTTO ,  DOVE SIETE? ( chiama e cerca gli amici immaginari) AVANTI VENITE FUORI  E’ UNA COSA IMPORTANTE
 
( arrivano 6/8 bambini in pigiama tutti di colore diverso)  ECCOCI, ECCOCI
 
ANDREA/ AH FINALMENTE MA DOVE STAVATE?
 
LASCIAMO STARE, ADESSO AVANTI  DICCI COS’E QUESTA COSA IMPORTANTE,  CHE CI DEVI DIRE?
 
ANDREA/  RAGAZZI PRIMA PENSAVO FOSSE SOLO UN PENSIERO MIO, INVECE  ADESSO LO SO PER CERTO,  ( felice) RAGAZZI IO  SONO UN MAGO
 
E MICA E’ UNA NOVITA’, TU LO DICI SEMPRE A TUTTI  DI ESSERE UN MAGO
 
LO DICE, MA NON LO E’
 
ANDREA/ MA CERTO CHE LO SONO , SONO  UNO CHE INVENTA E TRASFORMA LE COSE
 
MA CHE DICI SONO TUTTE SCIOCCHEZZE I MAGHI NON ESITONO
 
ANDREA/ COME NON ESISTONO? E ALLORA MAGO MERLINO, HARRY POTTER,  COSA SONO ?
 
VA BENE  SONO MAGHI, MA ESISTONO SOLO NELLE FIABE, NEI FILM INSOMMA NELLA FANTASIA,
 
PROPRIO COME NOI, CHE SIAMO QUI, MA SIAMO IL FRUTTO DELLA TUA FANTASIA
 
ADESSO CE LO VUOI DIRE COSA HAI SOGNATO?
 
ANDREA/ HO SOGNATO CHE STAVO IN UNA GRANDE CITTA’ AD UN CERTO PUNTO E’ ARRIVATO  UN VECCHIO  CON I CAPELLI LUNGHI CHE CORREVA COME UN ATLETA
 
IO UN VECCHIO CON I CAPELLI LUNGHI  CHE CORRE COME UN ATLETA NON L’HO MAI VISTO
 
PERCHE’ NON HAI MAI VISTO MIO PADRE QUANDO FA FUTTING…  
 
ANDREA/ INVECE VI DICO CHE TENEVA PIU’ DI 70 ANNI ,  CORREVA COME UNO CHE NE AVEVA 20 E   AVEVA I CAPELLI LUNGHI  COME UNA DONNA
 
QUANDO UNO SI FA VECCHIO I CAPELLI  LI PERDE, MICA GLI CRESCONO
 
GIUSTO, MIO NONNO  NE  HA GIUSTI TRE , PER SCHERZARE GLI HA DATO PURE I NOMI
 
E COME LI CHIAMA?
 
IL LUNGO, IL CORTO E IL PACIOCCONE ,  
 
MIO ZIO  INVECE TIENE IL MELLONE ( è tutto calvo)
 
ANDREA/ VA BENE, COMUNQUE  QUESTO VECCHIO  AD UN CERTO PUNTO SI E’ FERMATO E  MI HA DETTO, ( con voce misteriosa)  ANDREA GUARDAMI NEGLI OCCHI E ASCOLTA BENE QUELLO CHE TI DICO,  TU SEI UN MAGO, HAI CAPITO? 
 
E POI CHE E’ SUCCESSO?
 
ANDREA/ E POI NIENTE , HA GIRATO LE SPALLE E  SE N’E’ ANDATO
 
E QUESTO E’… IO CREDEVO CHISSA’ CHE COSA….
 
MA NON HO CAPITO , ALLORA SOLO PERCHE’ UN VECCHIO  CON I CAPELLI LUNGHI    CHE CORRE COME UN ATLETA DI 20 ANNI  TI DICE CHE SEI UN MAGO , TU SARESTI UN MAGO ?
 
ANDREA/ MA NON ERA MICA UN VECCHIO QUALUNQUE  , DOPO CHE MI HA DETTO CHE ERO UN MAGO,  SE N’E ANDATO VIA VOLANDO , ERA UN TIPO SPECIALE COME ME, IL VECCHIO VOLAVA E MI HA DETTO CHE POSSO VOLARE ANCH’IO
QUELLO  ERA SOLO UN MATTO CHE VOLEVA PRENDERTI IN GIRO , CREDI A  ME
 
ANDREA/  PERO’ SE  CON LA MAGIA MI FACCIO CRESCERE DUE ALI, VOLO DI SICURO , SAI CHE BELLEZZA, CI PENSATE SE POTESSIMO DAVVERO  VOLARE…..
( incomincia a correre per la scena con le braccia aperte, gli altri bambini lo seguono)
 
TUTTI/ MAGARI…
  CANZONE E BALLETTO  POP SKY
 
MI PIACEREBBE
Testo e musica di Oreste De Santis
***

MI PIACEREBBE VOLARE  DAVVERO
ANDARE SU IN ALTO NEL CIELO LASSU’
COME GLI UCCELLI  VOLARE  LONTANO
DOVE MI PARE  E NULLA DI PIU’
 
ED ASCOLTARE IL VENTO SOFFIARE
L’ODORE DEL MARE CHE ARRIVA QUASSU’
E RESPIRARE QUEST’’ARIA PULITA
CHE ORMAI E’ SOLO UN SOGNO
PER VOI  LAGGIU’
 
RIT/ MI PIACEREBBE  VOLARE NEL CIELO
ANDARE SU IN ALTO E ANCORA PIU’ SU
E POI GUARDARE LA TERRA GIRARE
LA LUNA BRILLARE E RITORNARE QUAGGIU’
 
( MUSICA)
 
 ( CORO) MA NON LO SAI NON E’ POSSIBILE
VOLARE NO, NO  NON SI PUO’
 
MI PIACEREBBE AVERE UN AMICO
UN AMICO SINCERO E VOLARE CON LUI
STARE SEDUTI A GUARDARE LE STELLE
LA NOTTE CHE SCENDE  E NIENTE DI PIU’
 
ED ASCOLTARE IL VENTO SOFFIARE
L’ODORE DEL MARE CHE ARRIVA QUASSU’
E RESPIRARE QUEST’’ARIA PULITA
CHE ORMAI E’ SOLO UN SOGNO
PER VOI  LAGGIU’
 
( RIPETE IL RIT - MUSICA)
 
E VA BENE ABBIAMO CAPITO,  COMUNQUE SE SEI VERAMENTE UN MAGO COME DICI, CE LO PUOI DIMOSTRARE

ANDREA/ MA CERTO CHE VE LO DIMOSTRO, CHE DEVO FARE?
 
TE LO DICO IO ( prende una tigre di peluche e la pone a centro del palco )
 
TRASFORMA QUESTA TIGRE  DI PELUSCHE  IN UNA TIGRE VERA
 
SI, SI UNA BELLA TIGRE, AVANTI DACCI PROVA DELLA TUA MAGIA
 
ANDREA/  MA CERTO, NON VI MUOVETE CHE ADESSO LO FACCIO
 
E CHI SI MUOVE ,  VOGLIO PROPRIO VEDERE, SAI CHE RIDERE…
 
MEGLIO DEI CARTONI ANIMATI  ALLA  TV
 
ANDREA/ PERO’ ADESSO STATE ZITTI CHE MI DEVO CONCENTRARE
 
UN MOMENTO, UN MAGO CHE SI RISPETTI  DOVREBBE TENERE COME MINIMO  UN MANTELLO
 
ANDREA/ HAI RAGIONE, PRENDIMI  IL MANTELLO
 
CI VUOLE PURE LA BACCHETTA
 
ANDREA/ GIUSTO,  PRENDIMI UNA BACCHETTA
 
E  ANCHE UN CAPPELLO
 
ANDREA/ BRAVO, PRENDIMI UN CAPPELLO
 
CERTO CHE A COMANDARE VAI FORTE, SEMBRI MIO PADRE
 
ANDREA/ E VA BE’ VOI SIETE AMICI MI DOVETE AIUTARE , NO
 
ECCO QUA,  ADESSO COL MANTELLO , LA BACCHETTA,  E IL CAPPELLO , AD UN MAGO ALMENO  CI SOMIGLI
 
ORA DEVI SOLO DIRE LA FORMULA  MAGICA
 
ANDREA/  E’ NATURALE ,  ADESSO LA DICO, ( con enfasi agitando la bacchetta  sul pupazzo  con gli occhi chiusi ( recitato con voce misteriosa)  SEMBRA CHE UN SOGNO COSI’ NON RITORNI MAI PIU’   
 
E CHE COS’E QUESTA COSA?
 
ANDREA/ COME CHE COS’E’ ? E’ LA FORMULA MAGICA  
 
SEI  SICURO CHE FA COSI’?
 
ANDREA/ COME SAREBBE, L’HO SCELTA IO  
 
A ME PARE PIU’ UNA CANZONE CHE UNA FORMULA MAGICA
 
GIA’, E A ME SEMBRA PURE DI CONOSCERLA
 
ANDREA/ ( parlato) MI DIPINGEVO LE MANI E LA FACCIO DI BLU
 
( tutti gli altri cantano ) POI D’IMPROVVISO VENIVO DAL VENTO RAPITO
 
ANDREA/   ( parlato) E INCOMINCIAVO A VOLARE NEL CIELO INFINITO,
( cantato) VOLARE
 
TUTTI/ ( cantato) O, O
 
ANDREA/   CANTARE
 
TUTTI/ ( cantato) O, O, O, O
 
MA DEVI FARE  TUTTA LA CANZONE ?
 
ANDREA/   SILENZIO
 
MA QUESTA NON  E’ LA FORMULA MAGICA E’ UNA CANZONE… LA SAPPIAMO TUTTI
 
ANDREA/   MA SI E’ UNA CANZONE E ALLORA? QUAL’E’ IL PROBLEMA, OGNUNO SCEGLIE LA SUA FORMULA , E IO HO SCELTO QUESTA  
 
VA BENE,  VA BENE NON T’ARRABBIARE, 
 
TANTO QUELLO CHE CONTA   E’ IL RISULTATO FINALE
 
GIUSTO, E INFATTI LA TIGRE  E’ ANCORA DI PELUSCE
 
ARRIVA il PADRE/ ( preannunciando il suo arrivo chiamando, Andrea, Andrea) 
( come arriva il padre gli amici immaginari si bloccano come in una foto fino a quando il padre non esce) 
 
ANDREA/ RAGAZZI STA VENENDO MIO PADRE
 
TUTTI/ L’ABBIAMO SENTITO
 
( in scena) ANDREA INSOMMA  VUOI VENIRE  A FARE COLAZIONE , IL LATTE E’ PRONTO ,  E TI STA SPETTANDO
 
ANDREA/    SI, PAPA’ VENGO SUBITO, DAMMI SOLO CINQUE MINUTI
 
PADRE / PERCHE’ CHE DEVI FARE?
 
ANDREA/ DEVO TRASFORMARE QUESTA TIGRE DI PELUSHE IN UNA TIGRE VERA
 
PADRE/ BRAVO, E QUANDO HAI FINITO, SE NON TI SCOCCIA PUOI TRASFORMARE PURE  LA MIA CINQUECENTO IN UNA FERRARI ?

( La storia continua )

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